Arrestate, questa mattina, nell’operazione “Via del Mare sei persone appartenenti a due clan rivali del litorale romano”.
Gli indagati devono rispondere di tentato omicidio, sequestro di persona, porto abusivo di armi da sparo, esplosione di colpi di arma da fuoco in luogo pubblico e lesioni personali aggravate.
L’operazione che ha interessato la zona a Sud di Roma, nei territori di Acilia, Ostia, Dragona e Dragoncello, ha permesso di arrestare i capi di due organizzazioni criminali, facenti capo alle famiglie “Sanguedolce” e “Costagliola”, da tempo in lotta per l’egemonia territoriale, in particolare dello spaccio di sostanze stupefacenti.
Nel giugno dello scorso anno, il conflitto tra le due famiglie, era culminato con pestaggi e scontri violenti anche con l’uso delle armi.
A settembre i Costagliola che non avevano avuto modo di vendicarsi degli affronti subiti, avevano sequestrato un amico dei Sanguedolce e si erano fatti rivelare, sotto la minaccia di una pistola, dove trovare i rivali. La spedizione armata in un locale dove si trovavano i Sanguedolce non si era concretizzata in un nuovo scontro per la fuga del capo clan e per l’intervento di altri familiari che hanno fatto desistere i Costagliola.
I poliziotti sono riusciti a ricostruire i fatti e le loro dinamiche solo grazie all’attività investigativa, senza l’aiuto di denunce o testimonianze, benché le sparatorie e le aggressioni fossero avvenute tutte in luoghi pubblici.
Fonte: Polizia di Stato