La Sala Operativa ha inviato le volanti in via Giuseppe Molteni perché era stata segnalata una violenta lite in famiglia.
Giunti sul posto, gli agenti hanno subito individuato l’appartamento da cui si sentivano provenire delle urla.
Dopo aver bussato varie volte, la porta veniva aperta parzialmente da un giovane, in evidente stato di alterazione, che si piazzava davanti l’ingresso, impedendo l’accesso ai poliziotti, mentre alle spalle si intravedeva una ragazza in lacrime che chiedeva aiuto.
I poliziotti cercavano, allora, di instaurare un dialogo col giovane, tentando di calmarlo, ma questi diventava sempre più aggressivo, rifiutandosi di farli entrare. Poi si spostava, tentando di afferrare una spada e, dopo una breve colluttazione, veniva bloccato dagli agenti e messo in sicurezza e accompagnato negli uffici di polizia per gli ulteriori accertamenti. Durante il tragitto nel tentativo di autolesionarsi danneggiava la volante.
La vittima riferiva agli investigatori che la convivenza era iniziata da un mese circa e che già altre volte c’erano state delle violente liti con il compagno, sempre per futili motivi, per cui era intervenuta la polizia, ma lei non l’aveva mai denunciato.
Nell’ultimo episodio, l’uomo l’aveva svegliata alle due di notte chiedendole dei soldi e, dopo averla picchiata e minacciata con una spada, era uscito dicendole che sarebbe andato a compiere un furto in un bar per procurarsi da bere.
Alle ore 6.00, quando era rientrato a casa vistosamente ubriaco, la donna aveva notato che aveva con sé molte bottiglie di liquore asseritamente rubate in un bar di Acilia; a quel punto aveva ricominciato a picchiarla e dopo averle puntato la spada alla gola aveva minacciato di ucciderla.
La vittima, con numerose ecchimosi, veniva accompagnata al vicino ospedale.
Anche due poliziotti, a seguito delle contusioni riportate dalla colluttazione con l’uomo, venivano accompagnati al vicino ospedale, e dimessi con una prognosi di 7 giorni.
L’uomo, identificato per S.F., romano di 31 anni, con numerosi precedenti di polizia per reati contro la persona, commessi con violenza e per maltrattamenti in famiglia nei confronti dell’ex compagna, ha continuato a minacciare gli agenti anche negli uffici di polizia.
Alla fine degli accertamenti S.F. è stato arrestato per i reati di maltrattamenti in famiglia, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento dei beni dello stato e inoltre denunciato, in stato di libertà, per tentata estorsione.
La spada in acciaio appuntita del tipo “Gladio”, della lunghezza totale di 75 cm, di cui 57 di lama, veniva sequestrata, in quanto oggetto del reato.
Fonte: Questura di Roma